Madagascar, respinta la candidatura di Ravalomanana a sindaco di Antananarivo

di claudia
marc ravalomanana

L’ex presidente malgascio, Marc Ravalomanana, non potrà candidarsi a sindaco di Antananarivo, la capitale dell’Isola Rossa. Il 18 settembre la Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) aveva esaminato e respinto il suo dossier a causa dei debiti fiscali che il politico ha accumulato. Ieri, anche il tribunale amministrativo ha negato il via libera alle elezioni municipali e comunali che si terranno l’11 dicembre. Senza precisare le ragioni della loro decisione, i giudici hanno quindi sostenuto la posizione della Ceni e, in definitiva , quella della Direzione generale delle imposte che chiede a Marc Ravalomanana 125 miliardi di ariary (25 milioni di euro). La somma riguarda i debiti non pagati della sua ex società Tiko per il 2009. Un tempo fiore all’occhiello dell’industria agroalimentare malgascia, fu distrutta durante la crisi politica che colpì il Madagascar quell’anno.

Hubert Raharison, avvocato di Marc Ravalomanana, ha dichiarato che quest’ultimo non deve essere ritenuto giuridicamente responsabile dei debiti di una società commerciale e aggiunge che il suo cliente è, personalmente, in regola con tutti i suoi obblighi fiscali. Per i difensori dell’ex presidente, l’amministrazione continua a mantenere deliberatamente la confusione tra la persona fisica di Marc Ravalomanana e le sue ex attività commerciali per impedirgli di candidarsi a sindaco della capitale, amministrazione ritenuta strategica.

Al termine dell’udienza – e nonostante la delusione – i cento attivisti accorsi a sostenere l’ex presidente sono rimasti calmi e silenziosi mentre a pochi metri da loro, diversi agenti delle forze dell’ordine erano all’erta per possibili disordini all’ordine pubblico. 

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