Per non dimenticare e per evitare che la catastrofe si ripeta. A 20 anni dal genocidio in Ruanda il Belgio ospita una conferenza internazionale cui prendono parte oltre 500 persone, tra rappresentanti politici e specialisti.
Tra aprile e giugno 1994 oltre 800.000 persone di etnia tutsi ma anche esponenti moderati della comunità hutu, furono massacrati nell’impotenza della missione di pace Onu guidata dal Belgio.
“Trasformiamo l’impegno in fatti concreti per evitare altri genocidi, per bandire ogni genocidio. Lo dobbiamo alla memoria di tutte le vittime” ha detto il Ministro degli Esteri belga Didier Reynders.
Tra fine 1993 e i primi mesi del 1994 la missione di pace dell’Onu di Kofi Annan guidata dal Generale Roméo Dallaire aveva portato al compromesso tra la ribellione della minoranza tutsi, vittima di decenni di persecuzioni, e la maggioranza hutu.
L’uccisione, il 6 aprile 1994 all’aeroporto di Kigali, dell’allora Presidente Juvenal Habyarimana da parte di estremisti hutu, fu la scusa per innescare uno dei peggiori massacri che la storia ricordi. – Euronews