È salito a 19 morti il bilancio dell’esplosione di un’autobomba avvenuta ieri sera nei pressi di un posto di blocco ad Abuja, la capitale della Nigeria, in una strada affollata. Lo riferisce la polizia nigeriana. La setta radicale islamica Boko Haram ha rivendicato l’attacco, che è avvenuto non lontano dal luogo dell’attentato dello scorso 14 aprile, che provocò 75 morti e 141 feriti.
La nuova esplosione giunge a pochi giorni dall’apertura del World Economic Forum sull’Africa, che si terrà in città dal 7 al 9 maggio e il cui ospite più atteso è il premier della Cina, Li Keqiang. Per quell’evento il governo dispiegherà 6mila poliziotti.
Anche l’attacco dello scorso 14 aprile fu rivendicato da Boko Haram. Alcune ore dopo i militanti rapirono oltre 230 studentesse da una scuola nel nordest del Paese, loro roccaforte: una cinquantina delle ragazze sono riuscite a fuggire, ma circa 200 restano disperse. Boko Haram, che in lingua hausa significa ‘L’educazione occidentale è peccaminosa’, intende creare in Nigeria uno Stato islamico. La Nigeria è il più grande produttore di petrolio dell’Africa e ha una popolazione di circa 170 milioni di abitanti, equamente divisi fra cristiani e musulmani. – LaPresse/AP