Il presidente dell’Eritrea, Isaias Afewerki, è stato denunciato per crimini contro l’umanità sulla base di una legge appena entrata in vigore in Svezia. Le nuove norme permettono ai magistrati scandinavi di perseguire i responsabili di reati di questo tipo anche se commessi all’estero.
Secondo Percy Bratt, avvocato e attivista per i diritti umani che ha avviato l’azione legale a Stoccolma, “non si tratta di una decisione solo simbolica perché esistono basi giuridiche per perseguire le persone denunciate”. Afewerki è accusato, tra l’altro, di tortura e sequestro di persona.
In Svezia vivono circa 12.800 eritrei, molti dei quali richiedenti asilo. Secondo l’Onu, ogni mese migliaia di persone abbandonano il paese del Corno d’Africa in fuga da povertà, arresti arbitrari e un servizio militare che si protrae per molti anni. – Misna