I leader della Comunità dell’Africa orientale (Eac) hanno sottoscritto un protocollo che getta le basi di un’unione monetaria dei rispettivi paesi. L’accordo è stato firmato sabato a Kampala, dal presidente ugandese Yoweri Museveni e dai capi di Stato di Kenya, Rwanda, Burundi e Tanzania; esso dovrà tradursi in realtà entro un arco temporale di dieci anni. Al vertice il keniano Uhuru Kenyatta ha rilevato da Museveni la presidenza di turno dell’organizzazione regionale.
L’Africa orientale è secondo molti osservatori a un punto di svolta della propria crescita economica che nei prossimi anni dovrebbe essere trainata dall’entrata in produzione di giacimenti di gas e di petrolio.
L’economia sta inoltre beneficiando di una sostanziale stabilità politica sebbene ci siano ancora questioni aperte e dissapori tra alcuni paesi della stessa organizzazione regionale.
Considerati nel loro insieme i cinque paesi contano attualmente una popolazione di 135 milioni di abitanti, hanno già attivato un’unione doganale e coordinato alcune attività come la presentazione dei budget delle rispettive banche nazionali.
“Gli imprenditori godranno di maggiore libertà di commercio e investimento, e gli investitori stranieri troveranno addizionali e irresistibili ragioni per fissare le loro tende nella nostra regione” ha detto Kenyatta.
Secondo i cinque paesi, l’unione monetaria dovrebbe consentire di ridurre i rischi legati alla valuta e rendere in questo modo più facile investire e commerciare. – Atlasweb