02/12/13 – Costa d’Avorio – Rapporto Onu evidenzia tensioni con Ghana e Liberia

di AFRICA

 

Getta ombre sulle relazioni diplomatiche tra Abidjan e le autorità di Accra e Monrovia il rapporto stilato dalle Nazioni Unite sulla base di prove raccolte dai suoi esperti in Ghana, che confina ad est con la Costa d’Avorio, e in Liberia, ad ovest.

Il governo di Accra ha riferito all’Onu di essere riuscito a “impedire” due missioni di agenti inviati dall’esecutivo ivoriano in territorio ghanese dall’inizio del 2013 con l’intento di “rapire o assassinare sostenitori dell’ex presidente Laurent Gbgabo”, scappati nel paese vicino alla fine della crisi elettorale del 2010-2011. Inoltre le autorità ghanesi hanno denunciato che almeno una personalità vicina a Gbagbo rientrata in Costa d’Avorio “è stata rapita ed è scomparsa”. Gli esperti Onu hanno tuttavia precisato di “non essere in grado di verificare in modo indipendente tali accuse”, sottolineando che diversi ex ministri di Gbgabo incontrati ad Accra “vorrebbero tornare in patria ma hanno paura di essere uccisi”.

I rapporti bilaterali tra Abidjan e Accra si sono incrinati negli ultimi mesi nell’ambito delle procedure giudiziarie avviate dalla Costa d’Avorio a carico di alcuni sostenitori dell’ex capo di Stato rifugiati nel vicino Ghana. Tra i casi più noti c’è quello di Justin Koné Katinan, il portavoce in esilio di Gbagbo, arrestato nell’agosto 2012 nel paese confinante; lo scorso agosto il giudice Aboagye Tanor ha respinto la sua estradizione, argomentando che “i capi di accusa nei confronti di Katinan sono politici”. L’ex ministro del Bilancio sotto la presidenza Gbagbo è oggetto di 20 capi d’imputazione: la giustizia ivoriana ricerca Katinan per crimini economici, complotto e altri reati commessi durante la crisi elettorale del 2011, conclusa con 3000 vittime e 300.000 rifugiati nei paesi vicini. Secondo l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, 220.000 ivoriani sono già tornati in patria.

Altrettanto complesse sono le relazioni con la Liberia, utilizzata come base da mercenari e uomini armati che ciclicamente varcano i confini e attaccano l’ovest della Costa d’Avorio, una regione storicamente instabile. Su questo versante invece gli esperti Onu hanno confermato di aver “ottenuto informazioni sostanziali” su pagamenti fatti dal governo del presidente Alassane Dramane Ouattara a favore di “importanti mercenari liberiani” per “ottenere informazioni da questi individui e dissuaderli dall’attaccare” il territorio ivoriano. Nel 2012 dalla Liberia sono state organizzate diverse incursioni contro la Costa d’Avorio per cercare di destabilizzare il governo di Abidjan; nel giugno 2012 sette caschi blu dell’Onu sono rimasti uccisi in uno di questi attacchi. I pagamenti – tra cui alcuni a favore dei noti mercenari liberiani Isaac Chegbo, alias Bob Marley, e Augustine ‘Bush Dog’ Vleyee – sono stati eseguiti da un ufficio collegato al ministero dell’Interno ivoriano; ammonterebbero in 8000 e 2000 dollari. – Misna

 

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