Una squadra di archeologi giapponesi ha portato alla luce la tomba di un mastro birraio dell’antico Egitto che visse durante la dinastia dei Ramesse che regnò oltre 3.000 anni fa. Lo ha annunciato il ministero delle Antichità egiziane. La scoperta della tomba di Khonso Em Heb “è una delle più importanti nella necropoli di Tebe”, a Luxor, città del sud del Paese celebre per i suoi templi faraonici lungo il Nilo, ha commentato il ministro Mohamed Ibrahim, citato in una nota. Jiro Kondo, a capo della spedizione dell’università giapponese di Waseda, ha spiegato che la sensazionale scoperta è avvenuta “durante la pulitura del cortile di una tomba appartenente ad un alto dignitario vissuto sotto il regno di Amenhotep III”.
Il ministro Ibrahim ha sottolineato la presenza di “paesaggi e di diverse iscrizioni sui muri e sul soffitto che rivelano numerosi dettagli della vita quotidiana nell’antico Egitto, in merito alle relazioni fra marito, moglie e figli oltre che ai rituali religiosi”. Su uno dei muri è ritratto il mastro birraio, che era anche a capo delle dispense reali, che offre libagioni agli dei, circondato dalla moglie e dalla figlia, secondo la nota ministeriale.
Nell’Antico Egitto la birra era sacra: il “vino d’orzo” veniva offerto agli dei ed era anche monopolio di Stato. Il faraone Ramesse II venne chiamato “faraone birraio” per le regole che emanò al riguardo. La birra diventò così importante che fu coniato un nuovo geroglifico per indicare proprio il mastro birraio.(con fonte Afp)l – TMNews