03/02/14 – Kenya – Mombasa: polizia irrompe in moschea, centinaia di arresti

di AFRICA

 

Sono 129 gli arresti effettuati ieri durante un raid delle forze dell’ordine nella moschea Masjid Musa, nella città portuale di Mombasa, in un’operazione che ha causato tafferugli tra gli agenti e i giovani che si trovavano all’interno del luogo di culto. I fermi saranno prorogati fino al 7 febbraio per dare modo agli investigatori di completare le indagini in corso.

Alcune fonti – al momento non confermate – riferiscono di due morti negli scontri, cominciati dopo che la polizia aveva fatto irruzione nella moschea e i presenti avevano reagito con lancio di pietre e bastoni. A quel punto, le forze dell’ordine avrebbero fatto ricorso a lacrimogeni e munizioni vere.

Secondo il responsabile della polizia nella città costiera, rinomata meta turistica del Kenya, Henry Ondieki, “la moschea in questione è una base utilizzata dai gruppi estremisti per reclutare giovani da utilizzare in operazioni terroristiche”.

Da tempo la comunità islamica della regione costiera, unica a maggioranza musulmana di tutto il paese, è oggetto delle attenzioni delle forze dell’ordine keniane. In particolare dopo l’intervento delle truppe di Nairobi nella vicina Somalia a partire dall’ottobre 2011 e l’attacco terroristico al centro commerciale di Westgate a Nairobi del settembre scorso, rivendicato dagli insorti somali al Shabaab.

Il timore del governo è che i giovani musulmani, molti dei quali di origine somala, che accusano le autorità centrali di discriminazione, possano fornire basi d’appoggio e sostegno logistico per nuovi attentati.

Dal canto loro, i cittadini di fede islamica accusano Nairobi di “sparizioni forzate” e violazioni dei diritti umani, condotte in nome della “lotta internazionale al terrorismo” e dell’uccisione in circostanze mai chiarite di due imam radicali, Ibrahim ‘Rogo’ Omar e Aboud Rogo Mohammed, sospettati di legami con Al Shabaab. – Misna

 

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