Mettere fine a proteste, scioperi e violenze per dare un po’ di respiro al Paese e poter avviare la ricostruzione dell’Egitto dopo tre anni di caos.
A dirlo, parlando ieri alla Nazione nel suo primo discorso televisivo, è stato il nuovo primo ministro egiziano, Ibrahim Mahlab.
“La priorità è imporre la sicurezza, contrastare il terrorismo con fermezza e legalmente e restaurare la stabilità preservando i diritti umani e la democrazia. Nessuna voce deve essere più forte della voce della ricostruzione e dello sviluppo. Vi chiedo di mettere fine ad ogni sit-in, ad ogni sciopero, ad ogni protesta. Cominciano a ricostruire il Paese” ha detto Mahlab.
Il nuovo premier, nominato solo la scorsa settimana dopo le dimissioni a sorpresa del suo predecessore, Hazem el-Beblawi, ha presentato nel fine settimana il nuovo gabinetto, composto da 31 membri, incluso Abdel Fattah al Sisi, come ministro della Difesa.
Dopo la cacciata del presidente Mohamed Morsi, lo scorso Luglio, le condizioni di sicurezza in Egitto sono deteriorate rapidamente, specialmente nella Penisola del Sinai, dove attacchi e attentato hanno provocato la morte di centinaia di soldati e poliziotti prima. Un’ondata di attacchi che, nelle ultime settimane, non sembra risparmiare neanche le zone turistiche. * Ernesto Sii – Atlasweb
