Combattenti delle Forze di rapido intervento (Rsf), costituite da paramilitari supportati da esponenti della tribù Abbala, avrebbero dato alle fiamme più di cento villaggi nell’area del Sud Darfur, tra lunedì e martedì. Lo riferisce l’emittente Radio Dabanga secondo cui dal campo profughi di El Salam “si può ancora vedere il fumo che sale dalla zona attaccata” a sud-est di Nyala.
“Hanno saccheggiato e devastato tutte le nostre proprietà e rubato il bestiame. Poi hanno dato fuoco a tutto. Scuole, centri sanitari e persino i pozzi”. Ha raccontato lo sheikh del campo, Mahjoub Adam Tabaldiya.
Migliaia di persone sono fuggite dalle loro case, la maggior parte donne, bambini e anziani. Gli abitanti hanno esortato le organizzazioni umanitarie ad intervenire in loro aiuto. – Misna