Rimane alta la tensione nello Stato del Kordofan occidentale dopo gli scontri dei giorni scorsi tra due comunità rivali in lotta per il possesso di terre ricche di idrocarburi. Alcune fonti locali hanno riferito all’emittente Radio Dabanga di “incidenti isolati e contenuti” che, tuttavia, hanno causato almeno 41 morti e 13 feriti.
Le ultime violenze hanno messo a confronto gli Awlad Amran e gli Zurug, clan della potente tribù dei Misseriya, che hanno utilizzato razzi e mitragliatrici per risolvere un contenzioso sulla proprietà di alcuni appezzamenti di terra. Nella zona in questione compagnie petrolifere hanno avviato lavori di prospezione di petrolio, alimentando nuove divisioni tra le comunità locali.
Il Kordofan occidentale confine con il Kordofan meridionale – dove il governo di Khartoum è il lotta contro ribelli del Movimento popolare di liberazione del Sudan (Splm-N) – e con il Darfur, teatro di un conflitto armato decennale. Nell’ultimo periodo osservatori hanno evidenziato il deteriorarsi delle relazioni tra il governo sudanese e le tribù alleate, alle quali in passato sono state consegnate armi per combattere i ribelli. – Misna