Una nuova pioggia di polemiche si sta abbattendo in queste ore sulle forze dell’ordine keniane, accusate di aver partecipato ai saccheggi verificatisi nel centro commerciale di Westgate, a Nairobi, obiettivo dell’attacco di un gruppo armato il 21 settembre, che ha causato almeno una settantina di morti.
I commercianti e proprietari di negozi all’interno della struttura – teatro di un assedio durato quattro giorni – hanno denunciato furti e saccheggi su vasta scala proprio mentre i militari dell’esercito (Kdf) erano impegnati nella evacuazione e ‘messa in sicurezza’ del centro.
“Hanno divelto distributori bancomat, svuotato gli scaffali uno ad uno, portando via gioielli, occhiali da sole, cellulari e computer” ha raccontato Tariq Harunani il proprietario di un negozio di ottica del centro. Intanto un video mostrato dall’emittente cinese Cctv e registrato sabato notte, mostra tre soldati che escono dal supermercato Nakumat, all’interno del mall, con buste di plastica piene di contanti.Mentre la polemica monta, il ministro degli Interni Joseph Ole Lenku è intervenuto per rassicurare le vittime dei saccheggi, affermando che “indagini sono già in corso” e che “i responsabili dovranno far fronte alla giustizia”.
Criticato per aver ignorato il rischio attentati, il governo di Nairobi ha annunciato la creazione di un comitato parlamentare d’inchiesta per valutare la risposta degli apparati di sicurezza e verificare le accuse mosse alle forze dell’ordine. I tentativi di ritornare alla normalità in tempi brevi rispondono al timore che l’attacco possa avere ripercussioni sul settore del turismo, un’industria che rappresenta circa il 10% del Pil e che produce un ritorno economico pari a un miliardo di euro all’anno. – Misna