I Vescovi della Repubblica Democratica del Congo sono contrari all’ipotesi del voto indiretto per eleggere sindaci, consiglieri comunali e deputati provinciali, come proposto dal Presidente della Commissione Elettorale Indipendente (CENI), don Malu Malu.
La posizione dei Vescovi è stata resa nota in una dichiarazione resa pubblica il 3 marzo, a Kinshasa.
“I Vescovi – ha affermato in una conferenza stampa don Léonard Santedi, Segretario generale della Conferenza Episcopale nazionale del Congo, CENCO – ritengono che l’ipotesi di elezioni provinciali o municipali a suffragio indiretto non è atta a consolidare la nostra democrazia”.
L’elezione indiretta prevede che i cittadini votino dei “grandi elettori” che a loro volta procederanno ad eleggere gli amministratori e i deputati. I Presuli temono che questa procedura accresca la possibilità di frodi e di manipolazioni attraverso la corruzione dei “grandi elettori”:
“Chiediamo che elezioni municipali, urbane e locali si facciano a suffragio diretto, al fine di consolidare la nostra democrazia ma anche per permettere alla popolazione, sovrano primario, di esercitare il suo diritto riconosciuto dalla Costituzione” affermano i Vescovi nel loro comunicato.
La CENCO chiede infine che le elezioni provinciali siano organizzate nel primo trimestre 2015 in modo da concludere il ciclo elettorale iniziato nel 2011, per poi procedere, nel 2016, alle elezioni presidenziali. – Ag. Fides