Circa 200 di profughi, soprattutto eritrei, sono stati presi dai militari egiziani a circa 8 km dal confine libico e portati in un campo militare vicino ad Aswan, dove vengono trattenuti da 10 giorni in condizioni di totale abbandono. A riferirlo è don Mussie Zerai, della Agenzia Habeshia, dopo aver ricevuto una loro richiesta di aiuto. Al religioso eritreo, che vive a Roma e da anni si occupa della tratta di esseri umani, è stato detto che i profughi – fra i quali 43 donne e 18 minori anche molto piccoli – soffrono la fame, ma che i militari dicono che non possono provvedere.
Nessuna organizzazione umanitaria è ancora intervenuta.
“Soprattutto le donne e bambini patiscono la fame e hanno bisogno urgente aiuto”, sottolinea don Zerai in una nota. Tutti vivono in stanze affollate e sono costretti a dividersi anche in quattro una coperta per proteggersi dal freddo notturno. Il gruppo è composto di 104 eritrei, 12 etiopi, 80 sudanesi, 9 somali e 2 siriani. (ANSAmed).