Più di 500mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa delle recenti violenze nel sudest del Congo, un aumento di circa 100mila persone rispetto ai mesi precedenti. Lo ha fatto sapere un portavoce dell’Ufficio delle Nazioni unite per gli affari umanitari (Ocha) nel Paese africano, Yvon Edoumou, spiegando che diversi abitanti della provincia di Katanga sono scappati a seguito di attacchi di un gruppo armato noto come Mai Mai Bakata-Katanga. Altri civili, ha aggiunto, hanno deciso di lasciare le proprie case a causa delle operazioni lanciate dall’esercito contro i militanti, che vogliono ottenere l’indipendenza della provincia, ricca in risorse minerali. I vescovi cattolici di Katanga hanno fatto appello alle autorità affinché inviino nella regione un numero maggiore di peacekeeper per aumentare la sicurezza. – LaPresse/AP