Una diretta tv di un delicato dibattito sulla grande diga sul Nilo in costruzione in Etiopia sta creando seri imbarazzi alla presidenza egiziana. Convocata dal presidente Mohamed Morsi ieri per discutere con le forze politiche della questione che suscita grande preoccupazione nel paese, la riunione rischia ora di creare un caso diplomatico on Addis Abeba, costringendo lo staff presidenziale a scusarsi per l’accaduto.
”Facciamo diffondere la voce che l’Egitto entrera’ in possesso di aerei sofisticati per fare paura agli etiopici, anche se non e’ vero perché questo aiutera’ la via diplomatica”, ha proposto Ayman Nour, esponente laico, candidatosi contro l’ex rais Hosni Mubarak nelle presidenziali del 2005. Il presidente di un partito islamico el Wasat, Abul Ela Madi, ha rincarato la dose suggerendo l’idea di ”diffondere voci secondo le quali l’Egitto lancera’ un attacco contro la diga”, mentre Mohamed el Sadat, liberale ha buttato la’ la proposta di fare lavorare i servizi segreti egiziani con i paesi vicini all’Etiopia e con le tribu’ sul confine. ‘Questa e’ una partita per l’intelligence non per l’esercito. Si puo’ demolire la diga senza l’intervento militare”, ha osservato.
Pensavano di fare le loro riflessioni nel chiuso del salone a palazzo Ittahadeya e invece sono finiti sulla bocca di tutti. Il leader del Fronte di salvezza nazionale Mohamed el Baradei su Twitter ha espresso ”le piu’ sincere scuse al popolo e ai governi di Etiopia e Sudan per le affermazioni irresponsabili durante la riunione convocata dal presidente”.
Scuse anche da Pakinam el Sharkawy, dello staff di Morsi, che ha spiegato di non avere informato i presenti della diretta tv. ”Era stato programmato inizialmente di trasmettere i lavori della riunione in differita il giorno dopo, poi vista l’importanza dell’argomento all’ultimo momento e’ stata decisa la diretta e io mi sono dimenticata di informarne i partecipanti”, ha scritto su Facebook. L’Etiopia ha annunciato la scorsa settimana di avere avviato i lavori per deviare il corso del Nilo Blu, nell’ambito della costruzione della grande ‘diga della rinascita’, che, a lavori completati, diventera’ la piu’ grande diga in africa.
”Non possiamo permettere” che il progetto metta a rischio una sola ”goccia di acqua del Nilo”, ha detto Morsi durante la riunione. – ANSAmed
