04/06/13 – Mali – Governo, una “pulizia razziale” in corso a Kidal

di AFRICA

 

Una “pulizia razziale” contro le popolazioni nere è in corso a Kidal:  a denunciarlo è il governo del Mali che ieri ha così ribadito che la presenza dell’esercito maliano nella città nord-orientale del paese, controllata dalla ribellione Tuareg, “non è negoziabile”.maliazawad2

“Un gruppo armato sta conducendo una vera e propria pulizia razziale nella regione di Kidal. Il governo si rammarica che dei connazionali si stiano comportando così. Quando si selezionano le persone per il loro colore, non si può che parlare di pulizia razziale ” ha detto il ministro della Comunicazione e portavoce del governo, Manga Dembele, in una conferenza stampa.

“Il governo condanna nei termini più forti quello che consideriamo un abuso. Se ciò che viene denunciato a Kidal verrà confermato, gli autori dovranno rispondere delle loro azioni ” ha aggiunto il ministro, senza attribuire questi “abusi” a nessun gruppo specifico.

Nelle ultime 48 ore si sono moltiplicate le denunce di residenti della zona di Kidal relative a uomini presumibilmente appartenenti al Movimento di Liberazione Nazionale di Azawad (MNLA ribellione Tuareg) impegnati in attacchi per spingere le popolazioni nere di questa città a trasferirsi a Gao, una cittadina più a sud.

L’MNLA ha smentito le accuse e negato ogni “caccia al Nero,” precisando di essere già in cerca di elementi “infiltrati” inviati proprio dalle autorità del Mali per giustificare la presenza dell’esercito in città prima delle elezioni. Secondo l’MNLA, decine di persone, tra cui un ufficiale del Mali, sono già stati arrestati dai propri uomini in Kidal.

Ma oltre alle denunce del governo, anche alcune voci indipendenti ieri hanno denunciato la “deportazione delle popolazioni nere”.

Tra queste spicca quella di Moktar Mariko, presidente dell’Associazione maliana dei diritti umani (Amdh), associazione legata alla Federazione internazionale dei diritti umani (Fidh) nominalmente indipendente, anche se Mariko in passato non ha nascosto le proprie personali critiche al movimento del MNLA.

Parlando con l’agenzia MISNA, Mariko ha precisato che “centinaia di persone vengono stipate con la forza, mani legate, a bordo di camion destinati a Gao e Tinbuctù, mentre altre sono rintanate dentro casa temendo il peggio. I ribelli del Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla) stanno compiendo atti di razzismo ai danni della comunità nera, gettando benzina sul fuoco. E’ incomprensibile che facciano questo, indisturbati, sotto gli occhi dei soldati francesi. Qui la gente è scandalizzata e scioccata”.

Il Mali, governato da istituzioni di transizione dal colpo di stato che nel marzo 2012 ha destituito l’ex presidente Amadou Toumani Touré, sta cercando di organizzare elezioni presidenziali per il 28 luglio, ma la situazione di Kidal e l’insicurezza diffusa nel nord rischia di ipotecare il prossimo appuntamento con le urne. – Atlasweb

 

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