L’abitazione del personale dell’organizzazione medico umanitaria Medici senza frontiere (Msf) è stata attaccata nella notte del 2 giugno a Ndélé, nel nord del paese. Quattro uomini sono entrati nella casa e hanno perpetrato una “violenta rapina a mano armata”.
L’organizzazione si dice sconvolta dall’aggressione subita e ha deciso di evacuare una parte del personale, mentre sta valutando la situazione e negoziando con le autorità locali la possibilità di continuare le proprie attività nella zona.
Msf effettua più di 1.600 consulti medici a settimana, un terzo dei quali per bambini sotto i cinque anni. “Msf è l’unica a fornire assistenza sanitaria nella città, quindi la nostra partenza avrà un impatto tragico su questa comunità”, ha sottolineato Javien Eguren, capo missione di Msf in Centrafrica.
Un mese fa l’ospedale di Msf a Boguila era stato attaccato. Il bilancio era stato di 18 civili uccisi, tra cui tre membri dello staff. * Celine Camoin – Atlasweb