Il rapimento di Anoud Senussi, figlia dell’ex capo dell’intelligence di Gheddafi, Abdullah Senussi, ha suscitato le proteste della tribù Margani, alla quale appartiene la famiglia della rapita.
La tribù che vive a Sebha (nel sud) ha minacciato di tagliare le forniture idriche nell’ovest del Paese. Alcuni uomini della Margani hanno già sabotato alcune centrali elettriche che forniscono energia alle pompe del Man-Made River, il gigantesco acquedotto costruito ai tempi di Gheddafi che preleva l’acqua dalle falde acquifere fossili in pieno deserto e la trasporta per diverse centinaia di chilometri fino alla costa occidentale.
Fonti locali riferiscono a Fides che a Tripoli le forniture d’acqua sono al momento regolari anche se la popolazione ha iniziato a fare scorte del prezioso elemento per il timore di tagli alle erogazioni idriche. La tribù ha lanciato un ultimatum di 72 ore alle autorità perché ritrovino la ragazza rapita, altrimenti bloccheranno i flussi d’acqua in modo permanente.
Gli uomini della tribù Margani hanno inoltre interrotto per alcune ore la circolazione sull’autostrada A7 che collega il nord con il sud della Libia.
Anoud Senussi è stata rapita subito dopo essere stata scarcerata dalla prigione di Tripoli, dove era stata rinchiusa per 10 mesi con l’accusa di essere entrata nel Paese utilizzando documenti falsi. – Ag. Fides