Centinaia di poliziotti sono stati dispiegati per le strade di Mombasa nel tentativo di prevenire disordini dopo che un religioso musulmano e altre tre persone sono state uccise nella notte da raffiche di colpi d’arma da fuoco che hanno bersagliato l’auto su cui viaggiavano. Gli assalitori sono fuggiti via subito dopo facendo perdere le loro tracce.
L’agguato ricalca nelle modalità quello ai danni di un altro imam radicale, Aboud Rogo Mohammed, ucciso lo scorso anno, che aveva causato giorni di disordini nella città costiera.
L’uccisione di Ibrahim ‘Rogo’ Omar avviene, inoltre, in un momento di grande tensione tra la comunità musulmana e le forze dell’ordine keniane, a distanza di due settimane dall’assalto allo shopping centre di Westgate a Nairobi da parte di un gruppo estremista islamico legato ai ribelli somali al Shabaab.
Il predicatore ucciso era considerato ‘l’erede spirituale’ di Aboud Rogo, di cui aveva preso il posto come imam nella moschea Musa di Mombasa, nota alle forze dell’ordine per attrarre elementi radicali.
“La polizia uccide le persone e afferma di essere in guerra contro il terrorismo, ma questa è una guerra all’Islam” ha dichiarato un altro leader della comunità islamica della provincia costiera – l’unica a maggioranza musulmana del Kenya – Abobaker Sherif Ahmed. Accuse, le sue, che le forze dell’ordine hanno respinto al mittente dichiarandosi “estranee” alla vicenda. “Non è questo il nostro modo di operare” ha commentato seccamente il portavoce della polizia locale Robert Kitur.
Un testimone, l’unico sopravvissuto a bordo del veicolo attaccato, ha detto di aver perso il controllo del mezzo subito dopo il primo sparo e di non aver visto da dove provenissero i colpi che hanno investito il veicolo. L’agguato si è verificato nella principale arteria di comunicazione a nord di Mombasa, non lontano da dove era avvenuto quello in cui Aboud Rogo rimase ucciso, nel’agosto 2012. – Misna