04/11/13 – Corno d’Africa – Bottino d’oro per la pirateria, i riscatti portano centinaia di milioni di euro

di AFRICA

 

I pirati che operano al largo delle coste del Corno d’Africa hanno ottenuto 300 milioni di euro nel pagamento dei riscatti tra il 2005 e i 2012, secondo un rapporto congiunto di Banca Mondiale (Bm) e Nazioni Unite. La maggior parte di questo denaro è stata utilizzata per finanziare altre attività criminali, come le forniture alle milizie e il traffico di armi e di persone. Un’altra parte è stata invece investita in attività legali per essere riciclata.

Lo studio, pubblicato nel weekend, indica che i principali beneficiari di questo business sono i cosiddetti “pirati finanziari”, che si aggiudicano tra il 30 e il 50 per cento dei riscatti. Ai “fanti”, i pirati che effettuano gli assalti alle navi, spetta una cifra che oscilla tra i 22 mila e i 55 mila euro, pari a circa lo 0,1 per cento dei ricavi.

Secondo lo studio, “la pirateria ha potere sufficiente per corrompere l’economia, a livello regionale e internazionale”. La pirateria ha un costo di 14 milioni di euro l’anno per l’economia mondiale a causa dell’aumento dei costi di trasporto. L’attività marittima e peschereccia è notevolmente calata nei paesi colpiti, come anche il numero di turisti.

La comunità internazionale, continua lo studio, “sta vincendo la battaglia contro la pirateria nei mari, ma deve stare attenta ai capi che gestiscono le operazioni e il flusso di denaro da terra”. Secondo l’Onu, nell’ultimo anno però il fenomeno è drasticamente calato in Somalai toccando i minimi storici. * Luca Pistone – Atlasweb

 

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