Il Comitato di 50 membri incaricato di revisionare la Costituzione egiziana ha approvato una nuova bozza dopo aver discusso i 247 articoli di quella scritta un anno fa dal Parlamento dominato dai membri del movimento dei Fratelli musulmani fedeli al presidente Mohamed Morsi, deposto dal suo incarico a fine luglio.
In base a quanto riferito dai media egiziani, la nuova Costituzione dovrebbe essere controfirmata oggi dal presidente ad interim Adly Mansour, che dovrà convocare un referendum popolare entro i prossimi 30 giorni.
I Fratelli Musulmani hanno annunciato che non riconoscono la bozza della nuova Costituzione, denunciando i “golpisti abusivi” che “stanno cercando di distorcere la legittima Carta costituzionale” adottata durante la presidenza del deposto presidente Morsi.
La nuova bozza garantisce ampi poteri e privilegi ai militari, autori della contestata deposizione di Morsi. Tra le misure previste figura anche la necessità di ottenere una previa approvazione da parte del Consiglio supremo delle Forze armate per la scelta di un ministro della Difesa – il cui incarico durerà per due termini presidenziali – da nominare all’indomani della ratifica della Costituzione.
In base al testo, inoltre, si potranno continuare a perseguire i civili in tribunali militari – un provvedimento fortemente criticato dalle associazioni per i diritti umani. La Sharia (legge coranica) continua a figurare come base principale della legislazione ma i partiti politici basati sulla religione vengono banditi.
A differenza della Costituzione del 2012, la nuova bozza definisce “assoluta” e non più “protetta” la libertà di culto nel paese, ma di fatto la pratica delle cerimonie religiose rimane soggetta alle leggi di Stato.
In un cambio dell’ultima ora – scriva Al Masry al Youm – la nuova bozza non definisce più il calendario per le elezioni presidenziali e legislative, lasciando carta bianca a Mansour per convocare a sua scelta prima l’una, 30 giorni dopo l’approvazione della Costituzione, e poi l’altra, a distanza di sei mesi.
La notizia dell’approvazione della nuova bozza è stata accolta nelle strade delle principali città egiziane da manifestazioni di protesta, disperse da lacrimogeni e cariche delle forze di sicurezza.* Michele Vollaro – Atlasweb