L’ultima parola sull’ammontare del suo stesso stipendio, una residenza ufficiale, un passaporto diplomatico, un’auto di servizio e un’assicurazione sanitaria estesa anche a moglie e figli minorenni: sono alcuni dei benefit di cui disporrà il capo dell’opposizione in Mozambico, status appena istituito per legge dal Parlamento e riservato a chi guida il secondo partito nazionale.
Una figura che, visti i risultati delle elezioni generali del 15 ottobre scorso, ha già un nome e cognome: Afonso Dhlakama. Il leader della Resistencia nacional moçambicana (Renamo), ex movimento ribelle, disporrà dunque di ‘regalias’ – così sono definite le prerogative già citate – di un valore stimato di 1,8 milioni di euro all’anno. Suo dovere istituzionale sarà invece quello di partecipare alle riunioni del Consiglio di Stato, di cui il capo dell’opposizione diventa componente di diritto. Lo stesso presidente della repubblica, inoltre, sarà tenuto a consultarlo sulle questioni di interesse nazionale.
La proposta di legge – di cui si era già discusso in estate, durante le trattative per un cessate-il-fuoco tra governo ed ex ribelli tornati in armi – è stata approvata all’unanimità. Tuttavia, non tutte le voci, nell’opinione pubblica, sono favorevoli: varie organizzazioni della società civile hanno criticato la decisione e la testata Verdade – spesso critica del governo – ha sottolineato che gli 1,8 milioni di euro (cioè 71 milioni di meticais, la moneta locale) sono solo i costi previsti per il primo anno in cui la legge sarà in vigore. – Misna