Ha raggiunto i sei miliardi e mezzo di dollari l’ammontare delle multe che la multinazionale petrolifera Royal Dutch Shell dovrà pagare per un incidente avvenuto nel 2011 nella regione del Delta del Niger.
Le sanzioni imposte della Nosdra e della Nimasa, due enti statali incaricati di accertare i danni legati allo sfruttamento dei giacimenti di greggio, sono state giudicate con favore dalle organizzazioni non governative impegnate nella tutela dell’ambiente. I responsabili di Environmental Rights Action (Era), in particolare, hanno sostenuto che le multe sono il segno della “fine dell’impunità” della quale in Nigeria Shell ha goduto per decenni.
Le sanzioni sono state motivate con l’inadeguatezza e i ritardi degli interventi della multinazionale a seguito di un incidente che, a partire dall’impianto offshore di Bonga, provocò la fuoriuscita di almeno 40.000 barili di greggio. Nel corso di un’audizione al parlamento di Abuja i dirigenti della Nosdra hanno sottolineato che la marea nera formata dal petrolio si estese fino a 100 migliaia nautiche di distanza dalla costa, privando di mezzi di sostentamento migliaia di famiglie di pescatori negli Stati del Delta e di Bayelsa.
Nel 2012 in relazione all’incidente era già stata comminata una prima multa, di un valore di cinque miliardi di dollari. – Misna