Il governo libico aumenta le forze di sicurezza nel turbolento sud del Paese. Il primo ministro Ali Zeidan ha deciso di impiegare, oltre all’esercito anche gli ex ribelli che nel 2011 si sono battuti contro il regime del colonnello Gheddafi. L’annuncio è stato dato dallo stesso Ali Zeidan, che ha garantito l’avvio di queste misure. Per incentivare i militari, Zeidan ha garantito sino a 1.200 dollari.
Nel frattempo oggi, 5 giugno, entra in vigore la legge sull’impedimento politico approvata lo scorso 5 maggio dal Congresso nazionale libico, dal parlamento libico e dall’ex presidente ad interim della Libia Mohamed Yousef el-Magariaf, che la settimana corsa si è dimesso per non essere costretto a farlo nell’odierna giornata.
La legge approvata dal Congresso prevede che chiunque abbia rivestito qualsivoglia ruolo nel regime di Gheddafi o abbia avuto rapporti con esso, non possa prestare servizio almeno per i prossimi 5 anni presso le nuove istituzioni libiche.
Mohamed Yousef el-Magariaf, dapprima funzionario e poi ambasciatore di Gheddafi malgrado sia diventato in un secondo momento uno dei maggiori oppositori del regime del Colonnello a seguito della nuova legge sull’impedimento politico fa parte di coloro che devono abbandonare tutti gli incarichi.
La stessa sorte di el-Magariaf toccherà oggi a molti uomini politici e persone impegate nel settore amministrativo che dovranno rassegnare le proprie dimissioni. – La Voce