05/11/13 – Zambia – Braccio di ferro con la multinazionale del rame

di AFRICA

 

Un compromesso tra le regole del mercato e la difesa dei lavoratori è difficile ma necessario: lo dicono alla MISNA rappresentanti della Chiesa cattolica dello Zambia, dopo un nuovo scontro tra il governo del presidente Michael Sata e le multinazionali che estraggono le risorse minerarie del paese.

Il contenzioso riguarda il licenziamento di 1500 dipendenti di una controllata di Vedanta Resources, colosso indiano titolare di concessioni per lo sfruttamento dei giacimenti di rame di Konkola, una località nei pressi del confine con la Repubblica democratica del Congo. Sata ha detto che se non saranno garantiti tutti i posti di lavoro il governo ritirerà le autorizzazioni e trasferirà i diritti sulle miniere a un’altra società. “Gli investimenti devono essere per il bene della gente” ha aggiunto il presidente, convinto che quello di Vedanta Resources sia né più né meno che “un ricatto”.

Secondo padre Cleophas Lungu, segretario generale della Conferenza episcopale dello Zambia, in gioco non ci sono solo i 1500 licenziamenti. “Il governo ha ragione a chiedere dignità e giuste retribuzioni per i lavoratori – dice il religioso – ma farebbe bene a favorire un dialogo tra le parti piuttosto che porre ultimatum”. I manager della controllata di Vedanta Resources hanno motivato i licenziamenti con le esigenze della meccanizzazione e dell’incremento produttivo. Un peso sulla loro decisione potrebbe aver avuto anche l’aumento del salario minimo imposto per legge dopo l’elezione di Sata due anni fa.

Lo Zambia è uno dei maggiori produttori africani di rame. Da Vedanta Resources, direttamente o indirettamente, dipendono 12.000 lavoratori. L’intervento del governo nel contenzioso tra la multinazionale e i sindacati, d’altra parte, è solo l’ultimo di una serie. A ottobre le pressioni dell’esecutivo sono state decisive perché Shoprite, colosso sudafricano dei supermercati e dei fast-food, concedesse aumenti di stipendio compresi tra il 15 e il 34%. Le retribuzioni mensili hanno ora raggiunto 1500 kwacha (circa 209 euro) per gli impiegati di livello più basso e 3000 per i lavoratori più qualificati. – Misna

 

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