Militari del Sudan hanno commesso violenza su circa 200 donne e giovani in un villaggio del Darfur, accusando ingiustamente gli abitanti della scomparsa di un soldato: lo riferisce l’emittente Radio Dabanga, citando testimoni e fonti locali.
Sulla base di questa ricostruzione, le violenze sono avvenute tra venerdì pomeriggio e sabato mattina a Tabit, a circa 65 chilometri dalla città di El Fasher. I militari sarebbero entrati nel villaggio allo scadere di un ultimatum per la consegna del soldato. Più tardi, però, il militare sarebbe stato ritrovato sano e salvo in un’altra località.
Secondo Radio Dabanga, gli abitanti chiedono l’apertura di un’inchiesta. Finora a Tabit non si sono però visti né rappresentanti del governo né di Unamid, la missione Onu- Unione Africana in Darfur. – Misna