05/12/13 – Libia – Violenza a Bengasi, ucciso americano e 3 ufficiali

di AFRICA

 

Il miglior amico della Libia. Si definiva così, sul suo profilo Twitter, Ronnie Smith, insegnante americano della Scuola internazionale di Bengasi, ucciso stamani mentre faceva jogging nelle vie della città della Cirenaica. E’ il secondo grave attacco contro cittadini statunitensi nella ex culla della rivolta anti-Gheddafi, dopo l’assalto al consolato Usa l’11 settembre 2012 in cui morirono l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre cittadini americani.

Ma, obiettivi occidentali a parte, a Bengasi la violenza è quotidiana. Solo oggi sono stati uccisi tre militari libici, ieri erano stati due, nella notte un terzo è scampato a un attentato. Stamani nel primo attacco un membro delle forze di sicurezza di 28 anni, Salah Werfalla, è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco. Nel secondo è morto un altro ufficiale, Ahmad Tarhuni, freddato alla stessa maniera. La terza vittima era un ufficiale dei servizi segreti, Salah Hammud, morto nell’esplosione di un ordigno piazzato nella sua auto. E’ una guerra giornaliera che prende di mira soprattutto poliziotti, soldati, giudici, attivisti e giornalisti in una regione dove il potere centrale di Tripoli non riesce a imporre la propria autorità. Principale accusato è il gruppo jihadista di Ansar al Sharia – considerato l’artefice dell’attacco al consolato Usa – che appena 10 giorni fa aveva ingaggiato uno scontro a fuoco con le forze filo-governative, con un bilancio di decine di morti e feriti. Quel giorno il premier Ali Zeidan arrivò in fretta e furia da Tripoli per incontrare i vertici delle forze di sicurezza, mentre da giorni cittadini libici manifestano a Derna, roccaforte degli islamici radicali a est di Bengasi, contro le violenze e per chiedere una polizia e un esercito in grado di contrastarle.

Dopo la morte di Chris Stevens, la presenza occidentale a Bengasi è stata ridotta al minimo. Anche il consolato italiano è stato costretto a sospendere le proprie attività dopo che a gennaio l’allora console Guido De Sanctis è sfuggito a un attentato. Ronnie Smith era uno dei pochi stranieri ancora presenti in Cirenaica e, secondo il direttore della scuola Selon Adel al-Mansuri, un altro collega americano è stato portato in un luogo sicuro in attesa di essere rimpatriato.

Originario del Texas, 33 anni, sposato e con un figlio piccolo, Smith era arrivato un anno fa, alla fine del 2012, per insegnare chimica alla Scuola internazionale. Ronnie è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco da sconosciuti mentre faceva jogging nel quartiere di Fweiha, hanno riferito fonti ospedaliere. I suoi studenti lo ricordano ora su Twitter con l’hashtag #ThankyouSmith: grazie Smith “per aver rischiato la vita ogni singolo giorno per aiutarci a dare il massimo nella vita”, “per essere stato un grande insegnante e un amico meraviglioso”, per il voto “A- al mio primo esame”, “per tutto. La tua presenza nella scuola ci mancherà”. * Laurence Figà-Talamanca  – (ANSAmed).

 

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