E’ una iniziativa destinata a creare polemiche quella annunciata dal Sindacato dei quadri delle moschee, secondo la quale, dal primo giorno del mese di Ramadan, 200 imam del governatorato di Tunisi attueranno uno sciopero della fame ad oltranza. La protesta e’ legata ad un decreto del Ministro degli Affari religiosi, Noureddine Khadmi, che consente ai fedeli di scegliere gli imam che devono guidare le preghiere.
Il segretario del sindacato, Fadhel Achour, ha aggiunto che in tutto il Paese sono ormai 178 le moschee in mano a “salafiti jihadisti” e che 1048 imam e predicatori sono stati fatti oggetto di atti di violenza, senza che il Ministero degli Affari religiosi abbia aperto una indagine.(ANSAmed).