E’ stato centrato da un fucile di grosso calibro, il grosso elefante proveniente dalla Costa d’Avorio. Il pachiderma, seppur ferito, è riuscito a fuggire ma il bracconiere lo ha inseguito per diversi chilometri.
E’ infine crollato nella riserva naturale di Kankan, in Guinea, dopo essere stato raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco. Il bracconiere, a quanto pare, ha provveduto in loco alla macellazione.
Sulle sue tracce si sono subito messi gli esperti di GALF, una ONG specializzata nella protezione della fauna selvatica africana e nella repressione dei fenomeni di bracconaggio. Giovedì, infine, il bracconiere è stato arrestato dalla Gendarmeria che, il giorno dopo, lo ha interrogato ed infine trasferito in carcere in attesa di essere giudicato dalla Corte di Kankan. Mercoledì prossimo si svolgerà il processo.
In Guinea, riferisce l’ONG, rimangono meno di 200 elefanti. I protezionisti hanno già annunciato che seguiranno il processo fino alla condanna del bracconiere.
Giova ricordare che in altri paesi, come ad esempio l’Italia, i reati di bracconaggio sono puniti in maniera molto meno severa. Un bracconiere di Orso marsicano, del quale rimangono in vita una cinquantina di individui, rischia sicuramente molto meno. Di certo, mai andrà in prigione. – Geapress