Egiziani contro egiziani nell’ennesimo venerdì di protesta dopo il colpo di Stato che ha rovesciato Mohamed Morsi.
Sono tornati in piazza i sostenitori del Presidente deposto che in varie città manifestano per chiedere il suo reintegro. Due persone sono morte nel nord del Paese nei tafferugli con l’esercito.
A scatenare la nuova ondata di protesta dei Fratelli musulmani, gli arresti in massa dei loro leader e la volontà del governo di sciogliere la ong direttamente connessa alla fratellanza, creata quando Morsi era al potere.
Una decisione in tale senso dovrebbe essere presa la prossima settimana, ha confermato un portavoce del ministero della Solidarietà sociale.
“La giunta militare sta rubando la rivoluzione all’Egitto – sostiene un manifestante dei Fratelli musulmani in piazza al Cairo – Siamo qui e non lasceremo le strade fino a quando non saranno accolte le nostre richieste. I teppisti devono essere arrestati e il generale Abdel-Fattah el-Sissi deve essere giudicato da un tribunale”.
Al Cairo migliaia di islamisti hanno bloccato il traffico intorno alla piazza di Guiza, sfidando il coprifuoco e mostrando l’immagine simbolo della protesta del 14 agosto scorso, in cui morirono 600 persone. – Euronews