“Dhlakama sembrava ormai fuori causa, poi una serie di errori strategici del Frente de Libertaçao de Moçambique (Frelimo) lo ha ‘resuscitato’, per così dire, e ora il partito di governo deve tornare a contrastarlo”. Così fonti della MISNA a Beira, seconda città del Paese, commentano il nuovo protagonismo dell’ex leader ribelle, candidato presidenziale della Resistência Nacional Moçambicana (Renamo).
Pochi giorni fa Dhlakama aveva annunciato che avrebbe partecipato, il 4 ottobre, alle celebrazioni dell’anniversario dell’accordo di pace di Roma del 1992, che pose fine alla lunga guerra civile mozambicana. L’intenzione, però, è stata realizzata solo a metà. Dhlakama, che si trovava nella città settentrionale di Tete, è riuscito a parlare solo dopo che i dirigenti locali del Frelimo avevano pronunciato i loro discorsi e abbandonato la piazza dove era in corso la commemorazione. Un boicottaggio abilmente orchestrato, sostiene il leader della Renamo, secondo il quale – riferisce l’agenzia di stampa Aim – l’orario della cerimonia è stato anticipato e il suo corteo rallentato per impedirgli di essere presente.
“Quando ci sono divisioni così profonde” come quelle che ancora attraversano il Mozambico, commentano le fonti della MISNA, “ci vogliono generazioni per sanarle: non si cancellano anni di sfiducia neanche con accordi come quelli presi ad agosto”, firmati dal presidente in carica Armando Guebuza e dallo stesso Dhlakama, in cui si sancisce, tra l’altro, l’integrazione degli ex ribelli nei ranghi di esercito e polizia.
Agli accordi, continua l’analisi, si è arrivati anche “perché ci sono forti interessi economici in ballo” legati soprattutto allo sfruttamento internazionale del carbone e degli idrocarburi di cui il paese si è scoperto ricco. Dall’intesa, però, sembra essere uscito vincitore soprattutto Dhlakama, che ieri è stato accolto da una folla numerosa proprio al suo arrivo nell’aeroporto di Beira. “Ora bisognerà vedere se si tratta di un fuoco di paglia”, dicono le fonti, o se il ritorno sulla scena dell’ex ribelle può aprire prospettive nuove per un partito che sembrava “stanco”. Molto diranno le elezioni presidenziali e legislative, in programma il 15 ottobre, e la capacità della Renamo di contrastare l’ascesa di una terza forza, il Movimento Democratico de Mozambique (Mdm) del sindaco Daviz Simango. – Misna
