Dopo la morte avvenuta in circostanze non ancora definitivamente chiarite di due detenuti, Ali Ben Khmiss Louati e Mohamed Ali Souissi, nelle carceri tunisine in meno di dieci giorni l’Organizzazione tunisina contro la tortura chiede l’apertura di un’inchiesta immediata. Il sospetto è infatti che siano stati riservati ai detenuti in questione violenze fisiche, maltrattamenti da parte di agenti delle forze dell’ordine o agenti penitenziari, accuse prontamente respinte dalla Direzione Generale degli stabilimenti di pena e rieducazione tunisini in un comunicato emesso subito dopo i fatti. La lotta alla tortura ed in generale al maltrattamento dei detenuti sono temi prioritari per la difesa dei diritti umani per il rispetto dei quali organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch chiedono l’impegno della Tunisia. Radhia Nasraoui, presidente dell’Organizzazione tunisina, contro la tortura coglie l’occasione della morte dei detenuti Ali Ben Khmiss Louati e Mohamed Ali Souissi per ricordare lo stato di sovraffollamento e il deterioramento della qualità della vita nelle carceri della Tunisia e la conseguente necessità di trovare soluzioni a questa drammatica situazione. – Ansamed