Un operatore sanitario è morto in Uganda per il virus Marburg, che appartiene alla stessa famiglia dell’Ebola, è altamente contagioso e si manifesta con una febbre emorragica. Lo riferisce il ministero della Salute dell’Uganda precisando che l’uomo, 30 anni, è deceduto lo scorso 28 settembre dopo avere riportato mal di testa, dolori addominali e diarrea e avere vomitato sangue. La vittima lavorava come radiografo all’ospedale di Kampala. Sono state messe in quarantena e vengono attualmente monitorate 80 persone che avevano avuto contatti con l’uomo. L’Uganda ha alle spalle una lunga storia di casi di febbri emorragiche e nel 2000 affrontò un’epidemia di Ebola di alcune settimane in cui morirono almeno 224 persone. Le epidemie successive nel Paese furono portate sotto controllo in pochi giorni e uccisero meno persone.
Per oggi è atteso l’esito di test che diranno se un altro uomo, che sembra avere la febbre emorragica, abbia effettivamente contratto il virus Marburg, ha fatto sapere un epidemiologo del ministero della Salute ugandese, il dottor Issa Makumbi. Per il Marburg non esistono vaccini né cure ma le autorità sanitarie ugandesi fanno sapere che sono in grado di contenere il diffondersi di casi grazie alla precedente esperienza nella lotta all’Ebola. Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, ha invitato i cittadini a restare “calmi ma vigili” e a riferire di “casi sospetti” di Marburg. – La Presse