06/11/13 – Guinea Bissau – È scontro sulla privatizzazione del porto di Bissau

di AFRICA

 

Il progetto di privatizzare il porto di Bissau, il principale del paese, sta alimentando contrasti tra governo e sindacati sfociati anche in episodi di violenza: lo dice alla MISNA padre Augusto Mutna Tamba, vice-direttore dell’emittente cattolica Radio Sol Mansi.

“Se il progetto di affidare il porto in concessione a una società straniera per 25 anni fosse realizzato – sottolinea padre Augusto – lo Stato perderebbe entrate fiscali insostituibili perché possano essere garantiti servizi sociali come la scuola o l’assistenza sanitaria”. Secondo il vice-direttore di Radio Sol Mansi, sarebbe riconducibile allo scontro un’aggressione subita nei giorni scorsi dal ministro dei Trasporti Ercolano Jegas. Il dirigente è stato percosso da uomini non identificati dopo che i sindacati avevano preso una posizione netta contro la privatizzazione.

Dallo scalo della capitale transita l’85% delle esportazioni della Guinea Bissau, per lo più anacardi e riso, e il 95% delle importazioni. A livello regionale il porto costituisce un’alternativa agli scali di Banjul, in Gambia, e di Dakar, in Senegal. Secondo uno studio della Banca mondiale, però, i costi di carico e scarico restano elevati a causa dell’inadeguatezza delle infrastrutture. Uno dei problemi da affrontare, stando all’istituto con sede a New York, è il progressivo ridursi della profondità del fondale marino circa 40 anni dopo gli ultimi dragaggi. – Misna

 

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