A quasi dieci di distanza dall’uccisione in Kenya del missionario italiano, Luigi Locati, un tribunale di Nairobi ha condannato a morte per il suo omicidio un prete cattolico keniota, Guyo Waqo, insieme ad altri 4 sospettati. Secondo quanto riferito dalla procura, nel luglio 2005 i cinque hanno sparato al 77enne vescovo italiano in seguito a una disputa sui fondi della diocesi di Isiolo, 250 chilometri a nord di Nairobi, fondata nel 1963 dallo stesso Locati. Al termine del processo, durato 8 anni, il giudice Fred Ochieng ha stabilito che il complotto e’ stato ordito da padre Guyo, con la partecipazione di Mohammed Molu Bagajo, Aden Ibrahim Mohamed, Mahati Ali Halake e Roba Balla Bariche, chiamati a uccidere Locati. Tutti e cinque erano “direttamente coinvolti nella pianificazione e omicidio del vescovo”. Un sesto uomo, Diga Wario, e’ stato invece assolto. E’ tuttavia improbabile che la condanna a morte venga eseguita: dal 1987 in Kenya non ci sono piu’ esecuzioni, anche se formalmente la pena di morte non e’ stata abolita. Locati, originario della provincia di Vercelli, era arrivato in Kenya nel 1962, fondando l’anno dopo la diocesi di Isiolo. Molto conosciuto, la sua morte aveva sconvolto il Paese africano: in centinaia avevano partecipato al suo funerale, compreso l’allora presidente Mwai Kibaki, che ne aveva anche onorato la memoria riconoscendogli il massimo riconoscimento, la “Stella d’argento del Kenya”. Agi