Via nella notte all’operazione militare “Sangaris” della Francia nella Repubblica Centraficana, con l’invio di truppe in quella che molti descrivono oggi come una “città fantasma”, Bangui. La Croce rossa ha riferito di aver trovato 281 corpi appena dopo due giorni di combattimenti nella capitale. Un bilancio che rischia di aumentare significativamente quando domani, con la luce, riprenderanno le operazioni di recupero.
Il primo confronto mortale si è consumato tuttavia ieri mattina, prima del via libera dell’Onu, nei pressi dell’aeroporto, dove circa 2.000 civili si sono riuniti intorno alle forze francesi. Lo Stato maggiore ha confermato oggi che è stato fatto fuoco su un pick up armato e schierato dagli ex ribelli della Seleka (una coalizione eterogenea a dominante musulmana) contro le postazioni francesi.
Nel confronto sono rimasti uccisi gli occupanti del pick up. Il numero esatto non è stato precisato, ma fonti riferiscono che questi veicoli possono contenere fino a quattro-cinque persone. Al momento dei fatti, 650 soldati francesi erano già presenti a Bangui, almeno 400 dei quali nella zona dell’aeroporto. Non ci sono stati feriti tra i civili, né tra i soldati francesi.
L’intervento della Francia in Centrafrica – il quarto in Africa in pochi anni, dopo la Costa d’Avorio, la Libia e il Mali – è stato immediato, con l’annuncio del presidente François Hollande arrivato neanche due ore dopo la firma della risoluzione Onu. Il paese africano è in preda a violenze tribali e interreligiose tra cristiani e musulmani dal rovesciamento, nel marzo scorso, del presidente Francois Bozizé, da parte della Seleka.
Nelle ultime settimane il Paese vive nel caos. L’Ong Medici senza Frontiere ha contato oggi 92 morti e 155 feriti in un ospedale di Bangui. La Francia ha previsto il dispiegamento di 1.200 soldati al fianco delle forze locali di 3.100 uomini, “Misca”. Berlino ha proposto aiuti logistici a Parigi mettendo a disposizione alcuni Airbus per il trasporto di truppe e materiale “verso un paese vicino al Centrafrica”.Da parte sua, Londra potrebbe mettere a disposizione un aereo militare C17. – Swissinfo