Di seguito una breve cronologia della vita di Nelson Mandela, leader della lotta contro l’apartheid in Sudafrica e primo presidente di colore del Paese, morto stasera all’età di 95 anni.
– 18 luglio 1918 – Nasce nel distretto Umtata del Transkei, regione costiera del Sudafrica al tempo parte delle colonie europee in Africa.
– 1940 – Viene espulso dall’università di Fort Hare, una delle principali istituzioni per le persone di colore, a causa del suo ruolo in uno sciopero studentesco.
– 1942 – Entra a far parte del Congresso nazionale africano (Anc), principale istituzione per la lotta a favore dell’uguaglianza per le persone di colore.
– 1943 – Riceve una laurea a Fort Hare, dopo avere completato corsi per corrispondenza tramite l’università del Sudafrica.
– 4 giugno 1948 – Il Partito nazionale, dominato dagli afrikaners bianchi di discendenza olandese, sale al potere e inizia a imporre l’apartheid, un sistema di completa segregazione razziale. Il partito restò al potere ininterrottamente per 46 anni.
– 1952 – Mandela è a capo della ‘Defiance campaign’, la campagna di ribellione, incoraggiando le persone a rompere le leggi di separazione razziale. Condannato ai sensi della legge per la soppressione del comunismo, Mandela viene bandito dalla possibilità di partecipare ad assembramenti e di lasciare Johannesburg. Passa l’esame per diventare avvocato e, insieme con Oliver Tambo, fonda il primo studio di avvocati di colore del Sudafrica.
– 1958 – Sposa l’assistente sociale Winnie Nomzamo Madikizela dopo averedivorziato da Evelyn Mase, la sua prima moglie.
– 1961 – Contribuisce a fondare l’ala di guerriglia dell’Anc, l’Umkhonto we Sizwe, ‘Lancia della nazione’.
– 20 aprile 1964 – In un periodo in cui molte colonie africane si sono rese indipendenti, Mandela è a processo per sabotaggio e dal banco del tribunale afferma di essere “pronto a morire” per un Sudafrica democratico.
– 12 giugno 1964 – Mandela e altri sei imputati sono condannati all’ergastolo, da scontare nel noto carcere di Robben Island.
– 1973 – Rifiuta l’offerta del governo di essere rilasciato a condizione che accetti una sorta di esilio nella regione natale del Transkei.
– 10 febbraio 1985 – Il governo offre di nuovo la libertà a Mandela, a patto che rinunci alla violenza. Nel suo secco rifiuto, letto in una manifestazione da sua figlia Zindzi, Mandela afferma che tocca al governo l’onere di rinunciare alla violenza, di porre fine all’apartheid e di negoziare.
– 1985 – Durante un ricovero in ospedale per un intervento alla prostata, Mandela riceve la visita del ministro della Giustizia Kobie Coetsee, segno che indica l’inizio di un processo politico e diplomatico che culmina il 9 dicembre del 1988. In quella data Mandela viene trasferito in una prigione sulla terra ferma, a Città del Capo, in cui le condizioni detentive sono migliori che a Robben Island.
– 5 luglio 1989 – Mandela incontra il presidente P.W. Botha.
– 13 dicembre 1989 – Mandela incontra il successore di Botha, F.W. de Klerk.
– 2 febbraio 1990 – Nella sessione di apertura del Parlamento, de Klerk annuncia la legalizzazione di tutte le organizzazioni politiche del Paese, compreso il Congresso nazionale africano.
– 10 febbraio 1990 – De Klerk annuncia che Mandela verrà rilasciato il giorno successivo.
– 11 febbraio 1990 – Mandela esce di prigione, mano nella mano con la moglie Winnie, di fronte a una folla festante.
– 15 ottobre 1993 – Mandela e de Klerk ricevono insieme il premio Nobel per la Pace.
– 10 maggio 1994 – Mandela giura come primo presidente di colore del Sudafrica, dopo la vittoria dell’Anc alle prime elezioni del Paese a cui partecipano tutte le razze.
– 19 marzo 1996 – Mandela ottiene il divorzio dalla moglie Winnie.
– 18 luglio 1998 – Nel giorno del suo 80esimo compleanno, Mandela sposa l’ex first lady del Mozambico Graca Machel.
– 19 giugno 1999 – Dopo un solo mandato presidenziale, Mandela si ritira dalla vita politica, evento raro per un capo di Stato africano, ma continua a essere attivo in cause a favore della pace nel mondo, a sostegno dei bambini e contro l’Aids.
– 30 gennaio 2003 – In un discorso, Mandela definisce arrogante e miope il presidente Usa George W. Bush, per avere ignorato le Nazioni Unite sulla questione dell’Iraq.
– 1 giugno 2004 – Mandela annuncia il ritiro dalla vita pubblica.
– 11 luglio 2012 – Dalle gradinate dello stadio Soccer City di Johannesburg, Mandela saluta la folla prima della finale del mondiale di calcio 2010. Viene poi portato in campo su una delle macchine elettriche usate dei medici, guidata dalla moglie Graca Machel, e viene accolto da un rombante frastuono creato dal suono delle trombe vuvuzela e dalle urla del pubblico.
– 21 giugno 2011 – Mandela incontra nella sua casa Michelle Obama, le sue figlie e altri membri della famiglia presidenziale Usa.
– Dicembre 2012 – Mandela trascorre quasi tre settimane in ospedale, per un’infezione polmonare e per una rimozione di calcoli biliari.
– 29 aprile 2013 – La tv di Stato sudafricana trasmette le immagini di una visita del presidente Jacob Zuma e altri leader del’Anc nella casa di Mandela a Johannesburg. Zuma afferma in quell’occasione che Mandela è in forma, ma le immagini, le prime di Madiba in quasi un anno, lo mostrano silenzioso e inerte, anche quando Zuma cerca di prendergli la mano.
– 8 giugno 2013 – Il governo annuncia che Mandela è stato ricoverato in ospedale per un’infezione polmonare ricorrente. Le sue condizioni vengono descritte come serie ma stabili.
– 5 dicembre 2013 – Mandela muore all’età di 95 anni. – LaPresse/AP