Almeno 30 civili, per lo più donne e bambini, sono rimasti uccisi nell’attacco attribuito a un gruppo di uomini armati di etnia Fulani contro il villaggio di Shonong, nel governatorato di Riyom dello Stato di Plateau (centro). Lo riferisce il quotidiano nigeriano Vanguard, precisando che nel blitz di ieri, cominciato alle 7 (ora locale), gli assalitori hanno ferito altre 25 persone e appiccato il fuoco a decine di abitazioni e capi di bestiame, provocando ingenti danni materiali.
Un altro attacco nel vicino Stato di Kaduna ha causato altre dieci vittime, di cui quattro poliziotti. Agenti di polizia in servizio presso una banca del distretto di Rigasa sono stati attaccati in un’imboscata tesa da non meglio identificati uomini armati mentre rientravano a casa a fine servizio. In altre violenze sulle colline di Atakad, nel governatorato di Kaura, sono stati rinvenuti altri sei corpi senza vita, di cui quattro sono stati identificati come pastori Fulani.
Stampa locale e osservatori hanno ricollegato l’ultima ondata di violenza negli stati di Plateau e Kaduna ad annosi conflitti, che si stanno verificando con maggior frequenza, tra le comunità di contadini di etnia Tarok e di pastori Fulani in lotta per il controllo della terra, delle fonti d’acqua e dei pascoli. Lo scorso novembre almeno 30 persone sono rimaste uccise nelle incursioni di uomini armati in quattro villaggi nello Stato di Plateau mentre lo scorso aprile agguati e scontri a fuoco tra esponenti di comunità rivali in almeno tre aree distinte avevano causato più di 100 vittime.
In base all’ultimo bilancio diffuso il mese scorso da Human Rights Watch, almeno 10.000 persone hanno perso la vita nelle violenze intercomunitarie che si sono verificate dal 1992 nei due stati della Nigeria centrale. – Misna