Dopo essere stata bloccata dalla Marina militare con l’accusa di “pesca illegale recidiva” nelle acque territoriali senegalesi, e’ ferma da due giorni nel porto di Dakar la nave russa ‘Oleg Naydenov’. Secondo i media russi a bordo della nave ci sono circa 80 persone, di cui 60 membri russi dell’equipaggio oltre a una ventina di lavoratori della Guinea Bissau. Mosca ha sempre negato che navi di proprieta’ statale peschino in modo fraudolente in acque territoriali senegalesi. “Gli stranieri non devono piu’ saccheggiare le nostre risorse. Non permetteremo che cio’ accada ancora” ha invece avvertito il ministro della Pesca Haidar El-Ali annunciando che all’imbarcazione verra’ inflitta una pesante multa di 400 milioni di franchi Cfa (circa 610.000 euro) poiche’ in stato di recidiva: “E’ la terza volta che la fermiamo”. Al monitoraggio delle coste assicurato dalla Direzione di sorveglianza della protezione delle pesche senegalesi (Dsps) hanno partecipato anche le forze aeree francesi che hanno fotografato la nave e trasmesso le immagini alla marina senegalese. Ad aggravare ulteriormente la vicenda e’ stato il rifiuto del comandante della nave di cooperare durante i controlli della Marina senegalese. “Ci sono gli estremi per portare il caso in tribunale. La reazione del comandante ha aggravato la loro situazione. Sono dei banditi e lotteremo contro di loro” ha aggiunto il ministro di Dakar, aggiungendo che ogni anno la pesca illecita fa perdere al Senegal circa 230 milioni di euro, oltre a mettere a rischio la sopravvivenza dei piccoli pescatori e i danni agli ecosistemi marittimi. – Corriere della Sera