07/02/2014 – Sud Sudan -Avanzate e minacce, in attesa dei colloqui di pace

di AFRICA

 

Reparti dell’esercito fedeli al governo stanno proseguendo un’offensiva in un’area sotto il controllo dei ribelli, a tre giorni da una prevista ripresa dei colloqui di pace ad Addis Abeba: lo dicono alla MISNA fonti dell’Onu, evidenziando il rischio di nuovi scontri e violenze anche in altre regioni del Sud Sudan.

Secondo le fonti, “dopo aver preso il controllo della cittadina di Leer unità della Terza divisione stanno avanzando nella contea di Panyijar, l’ultima nella regione di Unity ancora controllata dai ribelli legati all’ex vice-presidente Riek Machar”. All’offensiva stanno partecipando reparti provenienti da Warrap, la regione natale del capo dello Stato Salva Kiir. “È possibile – riferiscono alla MISNA – che nella zona incontrino la resistenza di unità anti-governative giunte dalla regione di Lakes”.

In quest’area meridionale di Unity gli scontri sono continuati nonostante la firma il 23 gennaio di un accordo di cessate-il-fuoco tra le parti in lotta. All’inizio della settimana scorsa l’avanzata dei reparti governativi a Leer ha costretto migliaia di civili alla fuga, tra i quali anche operatori umanitari e religiosi. Come documentano rilievi satellitari del programma Digital Globe Analytics, nei giorni a cavallo tra il ritiro dei ribelli e l’arrivo dei reparti governativi nella cittadina sono state date alle fiamme circa 1100 abitazioni. Leer è la città natale di Machar e sorge in una zona in prevalenza Nuer, la seconda etnia del paese dopo i Dinka, il gruppo al quale appartiene Kiir.

Le tensioni restano forti anche dall’altra parte del corso del Nilo, sul suo versante orientale. A confermarlo è stato ieri l’annuncio di una ripresa delle armi da parte di Gathoth Gatkouth, un generale alleato di Machar che opera nella regione di Upper Nile. “Una decisione che non stupisce alla luce delle violazioni diffuse del cessate-il-fuoco – sostengono le fonti dell’Onu – ma preoccupante perché Gatkoukh controlla un settore importante della cosiddetta Armata bianca composta da Nuer nell’area di Nasir”. Un altro elemento di instabilità è Peter Gadet, un generale ribelle che con i suoi uomini controlla la parte settentrionale di Jonglei. “Di fatto – dicono alla MISNA – una zona franca che può costituire un rifugio anche per forze anti-governative provenienti da altre aree”.

Il conflitto armato in Sud Sudan è cominciato il 15 dicembre, con la denuncia da parte di Kiir di un presunto tentativo di golpe. A orchestrarlo sarebbe stato Machar, che ha però sempre smentito questa versione dei fatti e denunciato invece una deriva autoritaria da parte del governo. Proprio oggi l’ex vice-presidente è stato espulso dal Movimento popolare di liberazione del Sudan (Splm), il partito al potere a Juba dalla fine della guerra civile nel 2005. – Misna

 

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