07/03/14 – Egitto – Massima allerta al Cairo per manifestazioni

di AFRICA

 

Anche l’Arabia Saudita, dopo l’Egitto, ha inserito i Fratelli Musulmani nella lista nera dei gruppi terroristici. Lo riferisce al Arabiya. La decisione di Riad, alleato di ferro per il nuovo corso egiziano dopo la deposizione del presidente Mohammed Morsi che proveniva dalla stessa Fratellanza, fa seguito alla messa al bando di quest’ultima come organizzazione terroristica da parte del Cairo, nel dicembre scorso. Con la stessa formula l’Egitto ha messo al bando nei giorni scorsi anche Hamas, la fazione palestinese sospettata di complicià con i gruppi jihadistsi che operano nel Sinai.

La ‘lista nera’ del regno saudita comprende anche il movimento sciita libanese di Hezbollah, i miliziani qaedisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) e quelli del Fronte al-Nusra, schierati contro le forze del presidente siriano Bashar al-Assad. Riad ha inoltre imposto ai miliziani sauditi che sono andati a combattere in Siria per l’Isis e al-Nusra – che sarebbero centinaia – di abbandonare le armi e ritornare in patria entro 15 giorni.

l portavoce ufficiale dei giovani promotori della campagna popolare Tamarrod (“ribellione” in arabo), Mohamed Babawy, si “e’ felicitato dalla posizione presa oggi dall’Arabia Saudita di considerare i Fratelli musulmani un’organizzazione terrorista e di punire chiunque faccia parte di questo gruppo”. Babawy ha poi chiesto agli altri Paesi arabi di “seguire l’esempio dell’Egitto e dell’Arabia Saudita per sradicare il terrorismo nel mondo arabo”

Intanto, è di almeno due morti il bilancio degli scontri avvenuti nel corso delle manifestazioni pro-Morsi oggi in Egitto. Dopo una prima vittima nella regione del Delta del Nilo, un’altra persona è rimasta uccisa ad Alf Mascan, nel nord del Cairo. Lo riferisce la sicurezza.La seconda vittima e’ stata freddata da un colpo di arma da fuoco che l’ha raggiunto al collo, proseguono le stesse fonti, senza però precisare chi abbia aperto il fuoco. Almeno 50 i feriti, fra cui 10 agenti, e 70 gli arresti. Gli scontri hanno interessato diverse aree del Paese, in particolare i governatorati del Cairo, Alessandria, Suez, Giza, Fayoum e Damietta. “Abbasso i militari” e “Noi siamo i rivoluzionari liberi”, sono alcuni degli slogan urlati nelle piazze delle principali. I dimostranti hanno fatto il segno “4” con la mano – che rappresenta Rabaa, la piazza sgomberata nel sangue in agosto – e promesso che “continueranno il loro cammino per ristabilire la legittimità” dell’ex presidente Morsi deposto dai militari. (ANSAmed)

 

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