07/03/14 – R.D. Congo – Cpi: Ex leader milizie Katanga colpevole crimini umanità e guerra

di AFRICA

 

La Corte penale internazionale ha dichiarato Germain Katanga, ex leader delle milizie in Repubblica democratica del Congo, colpevole di un crimine contro l’umanità e quattro crimini di guerra, assolvendolo invece dalle accuse di stupro, riduzione in schiavitù sessuale e utilizzo di bambini soldato. Katanga, consegnato alla Cpi nel 2007, era accusato per l’attacco al villaggio di Bogoro del 24 febbraio 2003, in cui 200 civili vennero uccisi a colpi di machete e di arma da fuoco. I giudici lo hanno dichiarato colpevole di complicità nell’attacco per omicidio, attacco alla popolazione civile, danneggiamento della proprietà e saccheggio, si legge nella dichiarazione del tribunale. La pena sarà resa nota dopo una ulteriore udienza, mentre Katanga resterà in cella.

Il leader del Fronte della resistenza patriottica dell’Ituri non ha mostrato emozioni durante la lettura del verdetto. Ora avrà 30 giorni per presentare ricorso in appello. Katanga, anche chiamato Simba, è uno degli unici due condannati da quando la Cpi è stata istituita nel 2002. Un altro leader ribelle incriminato inizialmente con lui, Mathieu Ngudjolo, è stato prosciolto da tutte le accuse nel dicembre 2012. “E’ stato stabilito oltre ogni ragionevole dubbio – si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito web della Cpi – che Germain Katanga ha dato un significativo contributo alla commissione di reati da parte della milizia Ngiti, che agiva con un obiettivo comune, assistendo i suoi membri per pianificare l’azione contro Bogoro. La Camera ha stabilito che Katanga agì conoscendo il comune piano criminale ordito dalla milizia, per colpire la popolazione a maggioranza Hema di Bogoro”. Con una maggioranza di due a uno a favore del verdetto, i giudici hanno stabilito che Simba abbia avuto un importante ruolo nell’attacco a Bogoro, armando i combattenti ribelli, “rinforzando la capacità di colpire della milizia”, ha dichiarato il presidente dei giudici Bruno Cotte. Il tribunale spiega inoltre che “ci sono prove oltre ogni ragionevole dubbio che crimini di stupro e riduzione in schiavitù sessuale furono commessi”, così come di bambini soldato nelle milizie. Tuttavia, prosegue, le prove presentate a sostegno della colpevolezza non erano sufficienti per decretare “la responsabilità dell’accusato”.

Uno dei tre giudici, la belga Christine Van den Wyngaert, ha criticato il verdetto affermando che il tribunale abbia cambiato la natura delle accuse contro l’ex militare, privandolo della possibilità di difendersi. La Corte stessa spiega di aver cambiato le accuse: Katanga fu originariamente incriminato come “co-esecutore indiretto” nei crimini, poi i giudici hanno mutato la natura del suo coinvolgimento per farlo figurare come “complice”. Agli avvocati della difesa la possibilità fu comunicata mesi fa, ma la giudice belga Christine Van den Wyngaert ha dichiarato in una opinione scritta che cambiare le accuse “ha resto questo processo ingiusto, violando una serie di diritti di Germain Katanga“. – LaPresse/AP

 

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