07/04/14 – Ruanda 20 anni fa il genocidio: Francia assente alle commemorazioni

di AFRICA

 

Giornata di commemorazioni in Ruanda in occasione del 20esimo anniversario del genocidio del 1994, in cui furono uccise oltre un milione di persone. Tra le personalità presenti alle cerimonie anche il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, e l’ambasciatrice degli Stati Uniti presso l’Onu, Samantha Power. Ban Ki-moon, insieme al presidente ruandese Paul Kagame, ha acceso una fiamma in ricordo delle vittime presso il memoriale del genocidio a Kigali, la capitale del Ruanda. Il genocidio “è un devastante promemoria del fatto che gli incubi che vanno al di là dell’immaginabile possono in realtà avere luogo”, ha detto l’ambasciatrice Usa.

Grande assente invece la Francia dopo che Kagame, in un’intervista al settimanale ‘Jeune Afrique’, ha accusato Parigi di avere contribuito insieme al Belgio a porre le basi per il genocidio e di avere partecipato ad alcune delle uccisioni. In risposta a queste dichiarazioni la Francia aveva stabilito che il ministro della Giustizia Christiane Taubira nonn sarebbe andata a Kigali e che agli eventi di commemorazione avrebbe partecipato soltanto l’ambasciatore francese in Ruanda, Michel Flesch. Ma il diplomatico ha ricevuto una breve telefonata nella quale gli è stato comunicato che non era invitato. “Chiaramente sono deluso”, ha commentato.

Le cerimonie proseguiranno nello stadio principale di Kigali, dove stasera migliaia parteciperanno a una fiaccolata. Il genocidio del 1994 in Ruanda fu portato a termine in 100 giorni dagli Hutu, allora al potere, contro i Tutsi e i moderati Hutu. All’attuale presidente Kagame viene riconosciuto il merito di avere posto fine a quelle violenze e di avere portato progressi nello sviluppo economico e del sistema sanitario, ma Kagame viene anche accusato di avere un controllo autoritario.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ricordato oggi le vittime del genocidio. Nell’onorarne la memoria, ha sottolineato che il genocidio “né è stato un incidente né era inevitabile”. Obama afferma che l’anniversario è un promemoria che ci spinge a “resistere ai nostri istinti” e ricorda “gli obblighi verso i nostri simili”. L’inquilino della Casa Bianca ha elogiato infine la determinazione dei ruandesi, sottolineando che hanno fatto progressi per curare vecchie ferite e spronare la crescita economica del loro Paese. – LaPresse/AP

 

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