07/07/13 – Egitto – Marea umana in piazza in Egitto. Spunta Eddin come premier

di AFRICA

El Baradei diventerebbe vice presidente ad interim. La giornata: elicotteri su piazza Tahrir. Pro e anti Morsi di nuovo in piazza. Si temono nuovi scontri mentre si tratta su nome Mohamed el Baradei. Obama, non sosteniamo nessun partito. Barroso, ristabilire ordine costituzionale. Bonino, serve governo inclusivo, restaurare legalità. Forze di sicurezza egiziane entrano in redazione Al Jazira al Cairo. Putin: paese sull’orlo della guerra civile

Piazze ancora mobilitate sui due fronti in Egitto a tre giorni dalla deposizione di Mohamed Morsi. Mentre la marea umana dei ‘ribelli’ di piazza Tahrir assisteva ad acrobazie di elicotteri e jet militari al tramonto, dal rompicapo della politica e’ emerso stasera un nome per la carica di premier ad interim: sarebbe l’economista socialdemocratico Zeyad Baha Eddin, gia’ capo dell’authority per gli investimenti egiziana all’epoca del regime di Mubarak.

Secondo Ahmad al-Mouslimani, portavoce della presidenza egiziana, il premio Nobel El Baradei – il cui nome era circolato ieri come probabile premier, per poi essere fermato dalla forte opposizione del partito salafita El Nour – potrebbe ricoprire la carica di vicepresidente di transizione. “L’obiettivo principale e’ ottenere un consenso nazionale da tutti i partiti, e io credo che sia stato raggiunto”, ha affermato. Eddin, 48 anni, e’ un avvocato specializzato in diritto commerciale laureatosi a Oxford. Aveva lasciato la carica poco prima della caduta di Hosni Mubarak.

Mentre la cautela su questa possibile svolta si impone, il livello di tensione e il rischio di nuove esplosioni di violenza – un militare e’ stato ucciso nel Sinai – continuano a preoccupare la comunita’ internazionale. Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha evocato il rischio in Egitto di una guerra civile alla siriana, mentre il presidente Usa, Barack Obama, ha nuovamente condannato le violenze precisando che Washington non sostiene nessuna formazione politica in Egitto. Una riposta alla Fratellanza che ha bollato Baradei come “uomo degli Usa” e anche al movimento dei Ribelli che aveva accusato gli Usa di avere troppo apertamente sostenuto la Fratellanza.

Il premier, chiunque egli sara’, dovrebbe fare da collante a formazioni politiche molto diverse fra loro, dai salafiti di el Nour al movimento dei Ribelli di Tamarod, mentre la Fratellanza musulmana continua a chiamarsi fuori da qualsiasi trattativa per la formazione di un governo di coalizione, continuando a gridare al golpe militare e ad occupare la piazza della moschea di Rabaa El Adaweya. Il portavoce Gehad el Haddad ha scritto su twitter che Morsi e il suo staff sono tuttora detenuti dalla “giunta militare” senza che se ne abbiano notizie in un luogo tenuto segreto.

Mentre continuano i tentativi di fare uscire l’Egitto dall’ennesima crisi politica, sta avendo successo un’iniziativa di raccolti di fondi lanciata dall’emittente egiziana Cbc, il cui proprietario Mohamed el Amin e’ il tycoon accusato recentemente da Morsi di usare le sue televisioni contro la presidenza, evadendo massicciamente il fisco. Alla raccolta di fondi “Sostieni l’Egitto” sul conto 306/306 hanno promesso contributi le forze armate e il ministero dell’interno, scrive al Ahram online, con l’obiettivo di raccogliere dieci miliardi di lire egiziane, pare a circa un miliardo di euro. In attesa delle risposte della politica. – Rainews24

 

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