Scenderanno in piazza vestiti di rosso gli attivisti dell’opposizione per protestare contro la riforma costituzionale decisa dal presidente Boni Yayi, giudicata “pericolosa per il processo democratico in corso nel paese”. Come ogni mercoledì, dallo scorso 17 luglio, centinaia di contestatori attraverseranno oggi le strade di Cotonou con un segno distintivo di colore rosso: una maglietta, una bandana o un pantalone, simbolo di contestazione.
“I cittadini di questo paese sono stanchi e disillusi, davanti ad una corruzione divenuta criterio di gestione. E a due anni dalla scadenza del suo mandato, il presidente vuole rivedere la Legge fondamentale per restare aggrappato al potere” denuncia Urbain Amegdebidji, del movimento Alternativa cittadina (Ac).
Nato sulle pagine del social network Facebook, il movimento dei ‘mercoledì rossi’ ha suscitato scalpore nel paese, costringendo i sostenitori dell’esecutivo e del presidente a rispondere…a tono. I ‘venerdì bianchi’ sono già stati organizzati nella capitale nelle ultime due settimane.
Boni Yayi aveva tentato di emendare la Costituzione nel 2009 scontrandosi con il Consiglio costituzionale. Il timore degli attivisti di opposizione è che il presidente voglia introdurre un articolo che gli consenta di presentarsi per un terzo mandato nel 2016. – Misna
