Un tribunale egiziano ha condannato a morte oggi quattro membri dei Fratelli Musulmani, la confraternita dell’ex presidente Mohamed Morsi rimosso dall’esercito, per l’uccisione di manifestanti che avevano attaccato la sede dell’organizzazione: lo ha reso noto una fonte giudiziaria.
Il 30 giugno 2013, a margine dei raduni che hanno portato l’esercito a deporre Morsi tre giorni più tardi, manifestanti anti-Morsi avevano cercato di dare l’assalto ai locali dei Fratelli musulmani al Cairo. Dodici di loro erano stati uccisi in scontri con i sostenitori del presidente islamista.
Dei 18 accusati, quattro sono stati condannati a morte dopo essere stati riconosciuti colpevoli di “omicidio, istigazione a uccidere e possesso di armi da fuoco e munizioni”, ha detto un funzionario della Corte. – Swissinfo