Dal viaggio in Senegal sono scaturite “aperture su settori che non immaginavo, come le infrastrutture”: cosi il ministro degli Esteri, Emma Bonino, tracciando un bilancio della sua visita a Dakar. La titolare della Farnesina ha fatto riferimento alla scelta, comunicatagli dal presidente senegalese Macky Sall, di puntare alla costruzione di due linee ferroviarie, una tra Dakar e Bamako, l’altra per il collegamento tra l’aeroporto e la capitale.
“Un’assoluta innovazione da salutare con grande positivita’”, ha commentato. Il ministro ha poi sottolineato che l’Italia guarda con “grande interesse alla cooperazione sull’agricoltura, non solo in ottica Expo 2015, ma anche come strumento economico per prevenire l’immigrazione. Un fattore per noi di grandissimo interesse non solo economico, data le nostre eccellenze nel settore, ma anche politico, come strumento di prevenzione dei flussi migratori”. Una grande apertura, ha aggiunto il ministro, anche nel settore “dell’elettricita’ e dell’energia solare, in cui abbiamo firmato il nostro primo contratto”, ha detto riferendosi ad un contratto da 17 milioni di euro firmato il 31 dicembre dalla Wind Solar con la societa’ elettrica locale Senelec. Il rapporto con Paesi come Senegal e Ghana, ha riassunto il ministro prima di imbarcarsi sul volo per Roma, “e’ innanzitutto di dialogo politico, senza tralasciare il tema dei diritti umani, con possibilita’ di aperture al dialogo economico”.- Agi