08/10/13 – Centrafrica – Scontri fra militari ed ex rubeli Seleka, 30 morti a Garga

di AFRICA

08/10/13 –  Africa occidentale – Esercitazioni congiunte contro la piaga della pirateria

Per migliorare le capacità di reazione agli attacchi dei pirati nel Golfo di Guinea, la marina della Nigeria ha reso noto l’inizio di una serie di esercitazioni militari congiunte con le forze speciali di Stati Uniti, Gran Bretagna, Olanda e Spagna.

Ne danno notizia i media nigeriani specificando che all’esercitazione denominata ‘African Winds’ partecipano anche le forze navali di Marocco, Senegal, Ghana, Togo, Benin e Camerun.

Le esercitazioni, a cui partecipano complessivamente circa un migliaio di uomini, avranno una durata di 14 giorni e saranno realizzate in un primo momento ad una distanza di 200 miglia nautiche dalla costa. Al termine delle operazioni in alto mare, 221 uomini parteciperanno ad una serie di altre esercitazioni a terra e sotto costa sul territorio nigeriano, nei pressi di Lagos e negli stati meridionali di Calabar e Akwa Ibom.

In base all’ultimo rapporto dell’Ufficio marittimo internazionale (Imb), nel 2012 il Golfo di Guinea è stato più bersagliato dai pirati rispetto alla Somalia: 966 attacchi sono stati compiuti in Africa occidentale contro gli 851 lungo le coste somale.

Lo stesso studio ha documentato che vengono prese di mira le navi che trasportano il greggio nigeriano, un bottino facile da vendere e molto redditizio, e che gli attacchi vengono “spesso commessi con estrema violenza”.

I carichi di petrolio e gli altri beni derubati rappresentano perdite per l’intera regione stimate in una misura stimata in oltre 900 milioni di euro.* Michele Vollaro – Atlasweb

Africa occidentale: esercitazioni congiunte contro la piaga della pirateria

 

Continuano gli scontri fra ex ribelli Seleka e gruppi di militari nella parte nord-occidentale della Repubblica Centrafricana: fonti dell’esercito hanno riferito di “pesanti combattimenti che hanno provocato almeno 30 morti a Garga”.

Lo scorso marzo i ribelli Seleka hanno preso il controllo di Bangui, la capitale del paese, ma da allora non si sono fermate ne’ le vendette nei confronti degli esponenti dell’ancien regime, ne’ i soprusi sulla popolazione civile.

Il nuovo presidente Michel Djotodia, che ha preso il posto di Francois Bozizè, non è riuscito a mantenere il controllo sulle proprie milizie, che si sarebbero dovute sciogliere, per cui queste imperversano per il paese rendendosi protagoniste di brutalità e violenze. Testimoni riferiscono di case saccheggiate, persone uccise per strada, bambini e donne torturati, uomini bruciati vivi e negozi devastati e dati alle fiamme. Notizie Geopolitiche

 

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