Il Primo Ministro della Tunisia Ali Larayedh si è dimesso questo pomeriggio consegnando i suoi poteri ad un governo ad interim tecnocratico, che guiderà il paese verso le prossime elezioni, attese quest’anno.
La mossa, negoziata con i partiti d’opposizione dopo mesi di crisi politica, era attesa dopo l’elezione dei membri del consiglio elettorale, ed il varo della nuova costituzione, entrata nella fase finale.
Oggi la Costituente tunisina ha approvato un articolo che introduce il principio della parità tra uomo e donna nelle assemblee elette e di fatto non impone la Sharia.
La Tunisia entra dunque nella fase finale della transizione verso la democrazia a tre anni esatti dall’anniversario della rivoluzione dei Gelsomini scoppiata il 14 gennaio.
Il paese è ancora fortemente instabile.
Tensioni politiche e sociali da giorni stanno accedendo violente rivolte a Tataouine, a sud del paese
Al centro delle dimostrazioni che vedono l’uso delle armi sono l’introduzione di nuove tasse e le precarie condizioni di vita in quella che è una delle regioni più povere del paese.
A sostituire il primo Ministro Ali Larayedh del partito islamico moderato Ennahda potrebbe essere Mehdi Jomaa, attuale ministero dell’industria che dovrebbe presiedere il nuovo governo tecnocratico. – Euronews